mercoledì 30 novembre 2011

La scelta di Fiona

Il centrosinistra era, in qualche modo, partito. A gennaio si sarebbe votato per le primarie, e ormai i candidati in campo erano 3 (tre): Fiona Mastinu, vice-ciambellana del governo regionale e pezzo da 85 del Partito del Lavoro Complesso di Smallville, Eugenio Bellapersona, e infine Topazio Trillo, dell'Italia di Tonino. Di Bellapersona abbiamo già detto tutto il dicibile nell'ultima puntata.

Ora tocca a Fiona. Su di lei infuriavano varie leggende. C'era, tra i centrosinistri smallvillesi, chi sosteneva che Fiona era comparsa a Smalville già adolescente, formata in tutto e per tutto. Il suo primo incontro con l'operosa cittadina fu dovuto a una gita scolastica organizzata dal liceo giuridico “Giuliano Sangiorgi” di Niceto Stralentino, dove Fiona viveva. All'epoca la ragazza era snella e flessuosa, quasi una silfide. Capelli neri, occhi azzurri e nasino all'insù. Indagando sul suo passato, si sarebbe scoperta gran parte dei suoi segreti. Perché Fiona non era solo bella e delicata come una principessa stralentina, ma incredibilmente attiva nell'attività politica studentesca. A 13 anni fu eletta rappresentante di classe (nell'allora scuola media “Papa Ricky” di Niceto Stralentino, poi ribattezzata “Alessandra Amoruso di Amici di Maria De Filippi” in seguito a un referendum promosso dalla sezione giovani del locale Movimento Stralento Immanente, referendum poi rigettato dalla Corte Costituzionale con l'obbligo di ritornare all'originaria denominazione della scuola, che venne però aggirato sostenendo che la locale fabbrica di insegne non disponeva di R per comporre la scritta, che dunque sarebbe risultata intestata a “Papa Icky”, nome blasfemo e inutilizzabile. Le lettere R erano bruciate in un terribile incendio sviluppatosi per fortuna solo nello sgabuzzino dove esse erano custodite – fatto che insospettì il giudice Sancataldo Nottola che indagò per qualche tempo sul caso, poi chiuso per l'assoluta omertà dei Nicetani). A 14 anni Fiona fu eletta nel Consiglio di Istituto della scuola e anche nel Consiglio di Distretto, nel Consiglio Comunale di Smallville, in quello Provinciale e infine in quello Regionale.
Il fatto a suo modo inquietante è che Fiona Mastinu mantenne tutte le cariche (e i gettoni di presenza, malignavano i suoi detrattori) senza dimettersi da alcuna. Le sue giornate erano perciò scandite dagli interventi che Fiona produceva, con grande dispendio di energie ma sempre con passione e rigore, in ognuna delle sedi istituzionali in cui risultava eletta. Questa abitudine tuttavia cozzava contro le aspettative del preside del liceo giuridico “Giuliano Sangiorgi” di Niceto Stralentino, Albus Chicchi Demòni, che era non solo un ottimo insegnante, ma soprattutto un mago massonico settimo Dan, e che aveva scommesso che Fiona sarebbe diventata un'ottima maga bianca. Albus sperava che Fiona studiasse, ma – di carica istituzionale in carica istituzionale – doveva arrendersi di fronte all'evidenza che l'iperattiva ragazza non era in grado – nessuno lo sarebbe stato – di portare avanti i suoi uffici applicandosi allo stesso tempo al difficile apprendimento della magia bianca. Il preside alla fine convocò Fiona nel suo ufficio pieno di civette impagliate e di copertine di dischi dei Negramaro e le diede un ultimatum: “O ti dimetti da almeno una delle tue tante cariche, oppure ne subirai le conseguenze”. “Questo è un ricatto bello e buono” - replicò stizzita Fiona Mastinu. “Non ho alcuna intenzione di di dimettermi da alcuna carica: al posto mio potrebbe andare un rappresentante di Sinistra, Filantropia e Preveggenza, e ciò danneggerebbe senza dubbio alcuno il mio partito”. “Quale partito?” - replicò incredulo il preside. “Il mio – affermò serafica la ragazza – il Fiona Party”. “La tua ambizione è pari solo alla tua bellezza” – sentenziò Albus. “Da ora in poi – disse alzando la sua bacchetta magica sopra il capo di Fiona – dovrai sudarti le tue cariche senza più poter contare sulla tua avvenenza”. E il mago-preside pronunciò una formula magica in cui ricorreva anche l'espressione “Partito del Lavoro Complesso”, o forse fu solo una cattiva interpretazione degli origliatori appostati fuori dalla stanza di Albus.

Fatto sta che la vita di Fiona cambiò, almeno esteticamente. La bellissima e delicata principessina lasciò il posto a un caterpillar di colore verde, duro come una corazza e forte come un gigante, la cui appartenenza al genere femminile tuttavia era certa, perché Fiona non volle mai prendere atto della trasformazione avvenuta, e continuava perciò a dispensare sorrisi e sorrisetti a tutta la cittadinanza, con garbo e autostima. Anche se la flessuosa principessa aveva lasciato il posto a una Gioiosa Macchina da Guerra  (GMG), Fiona non per questo abbandonò la politica. Anzi, ella decise di iscriversi al Partito del Lavoro Complesso, dove si mise all'opera per poter finalmente regalare agli Smallvillesi una leadership politica degna di questa terra, matriarcale e iperattiva come Dio comandava. Non sapeva però la Fiona che l'incantesimo di Albus Chicchi Demòni era piuttosto articolato, ma non privo di uscita. Intanto preconizzava una vita politica assai più complicata di quanto Fiona credesse: Albus incatenò il destino elettorale di Fiona Mastinu alla sconfitta per una bella serie di anni.

Infatti la donna, ormai stabilitasi a Smallville per esigenze di collegio, venne fatta secca alle primarie del centrosinistra da un'improbabile intesa tra Protagora Quadro e Yanez Webtv, portatore sano di votanti estemporanei. Venne inoltre impiombata dal venerabile Antonio Scattaricione, farmacista di Vuglie Stralentina, e silenzioso incettatore di voti del centrodestra provinciale nelle medesime elezioni.
Va precisato che ad ogni sconfitta Fiona dimostrava una singolare baldanza: beccava comunque un seggio nell'istituzione in oggetto che, sommato agli altri seggi delle altre istituzioni in oggetto, le consentivano comunque una vita piacevole. D'altronde Fiona – che aveva incontrato il proprio compagno, Shreck Mastinu, durante un comizio nella pineta di Smallville in occasione della festicciola cittadina de Lu Riu: mangiarono insieme sette colombe pasquali e sette agnelli di pasta di mandorle, dopodiché si innamorarono perdutamente l'uno dell'altra – aveva ora 16 figlie femmine, che le davano un certo da fare nella quotidianità, e 21 profili su Facebook, altro fatto che le sottraeva tempo. Ora che aveva accettato per puro spirito di servizio la candidatura alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Smallville, Fiona era incerta e angosciata. Fu quindi con un certo sollievo che ricevette una missiva segreta da parte di Albus Chicchi Demòni, che le chiedeva un abboccamento.
“Che c'è sta volta?” - disse senza tanti preamboli la ragazza verde al vegliardo in pensione.
“Devo avvertirti di una novità – disse tranquillo il vecchio carezzandosi la lunga barba – Nel Consiglio dei Savi si è deciso di darti un'ultima chance. Se dimostrerai umiltà e pentimento potrai tornare alle tue originarie fattezze, bella mia”.
“E cosa dovrei fare?” - chiese emozionata Fiona.
“Semplice: perdere le primarie del centrosinistra. In questo modo avresti dimostrato la tua assoluta buona fede e contrizione, e tornerai la principessa delicata e bellissima che sei sempre stata, e potrai persino conservare i tuoi 47 posti nelle istituzioni democratiche di Smallville. E chissà, un domani potresti anche finire nel Parlamento nazionale”.
Fiona deglutì a fatica e sentì un sudore leggero scenderle sulle sopracciglia.
Che cosa doveva fare della sua vita?